Questa mattina purtroppo avevo lezione e non sono potuta venire ad ascoltare il nostro ospite di rebell.tv. La prima cosa che ho fatto allora quando sono arrivata nel pomeriggio (con 10 minuti di ritardo), è stata quella di informarmi come era statala mattinata. A quanto pare non mi sono persa niente. La critica di alcuni è stata proprio stroncante (ein selbstverliebter Egozentriker), va beh, ma i contenuti? "Heisse Luft"....
Il discorso è poi passato da questo alla validità dei blogs in generale, a quanto pare questo è stato il tema centrale di questa mattina, dato che il nostro oratore, Stephan Seidel, a detta dei miei compagni, sosteneva il valore di "verità", "specchio della realtà" dei blog stessi. Bene pane per i miei denti! Parlavamo la settimana scorsa, nel corso di filosofia, dell'inattendibilità delle informazioni in generale... cosa c'è di più inattendibile, soggettivo, parziale di un blog? Io che scrivo potrei essere chiunque... è stato fatto ed è ovviamente facilissimo. Potrei inviare notizie dal fronte stando comodamente seduta qui a Kreuzlingen, potrei affidare al blog le mie esperienze fittizie, potrei inventarmi dei dati fondandoli su qulche (in)verosimile statica.... ovviamente tutto più o meno controllabile, ma quanti lettori di blog si preoccupano di verificare le informazion che leggono?
D'altra parte quanti di noi si preoccupano di verificare le informazioni che leggiamo sul nostro quotidiano preferito? Eppure sappiamo benissimo (noi laureati, créme de la créme della società) che i giornali mentono, manipolano, interpretano le informazioni, ovviamente, secondo il loro modo di vedere, la loro tendenza politica (noi italiani ne sappiamo qualcosa!!!!). Allora?
Blog: bello strumento. Punto. I contenuti: tutti da verificare. Si imparerà, come si è imparato con i film, la televisione e la pubblicità. Che noi crediamo a ciò che vediamo è naturale, vi immaginate il nostro antenato nella savana che inizia a chiedersi quanto sia reale il leone che si trova davanti, se vale la pena di scappare oppure no? I bambini di cinque anni credono ancora che mettendo la televisione a testa in giù la tazza che vi è rappresentata si rovesci, e i nostro bisnonni fuggivano di fronte al treno che appariva sullo primo schermo cinematografico. Abbiamo imparato allora, impareremo anche oggi a non farci manipolare dai blog, poi ci sarà qualcos'altro, e altro ancora. D'altra parte (citando Platone a mio piacere) io sono italiana e si sa che tutti gli italiani mentono, (dirò la verità?).
Per farvi un'opinione meno manipolata (tanto ormai avete letto fino a qui e le prime informazioni sono quelle che contano) andate a vedere
rebell.tvA proposito del rapporto tra informazione-realtà-attandibilità ascoltate questo interessantissimo intervento di
Norbert Bolz all'Università di Amburgo( il filmato dura 34 minuti, la parte che ci interessa sul blog èa ca. 12 minuti, e poi c'è una parte su wikipedia intorno ai 30 minuti. Mi scuso di non poter inserire lo spezzone, ma tecnicamente non ha funzionato).